GLI ASSISTITI SONO LORO
La propaganda dell’ecclesia
spaccia quale premurosa assistenza spirituale
l’opera dei suoi cleroperatori a favore dei propri fedeli
ovunque si trovino.
Se questi apostoli appartenessero al
libero volontariato svolto nel tempo libero da un onesto lavoro, non ci sarebbe
niente da dire: ognuno impiega la
libertà di cui dispone come crede, così come molti effettivamente fanno
a favore di altri, anziché andare a divertirsi o gozzovigliare.
Ma lo stuolo di zelanti animatori
clericali o para, a tempo pieno, è composto da persone prezzolate che dicono di
avere una “vocazione” soprannaturale
mentre in realtà fanno un mestiere, per giunta fra i meglio pagati (vero
generale Bagnasco?)
Sono agenti pagati dallo Stato per
diffondere e sostenere a tutti i livelli sociali e in tutti gli ambienti
pubblici istituzionali un’ideologia confessionale privilegiata.
Sono esponenti della ex religione di
Stato, formalmente abolita in solenni Patti bilaterali, tuttavia operativi
soltanto nelle parti favorevoli all’ecclesia e disattesi impunemente nelle
limitazioni pur ufficialmente sottoscritte.
Trasgredire alla parola data non è per
le immorali gerarchie clericali un comportamento eticamente rilevante, mentre
per lo Stato italiano l’inadempienza non stride con i valori di uguaglianza
della Costituzione, continuamente esaltata per niente da politicanti anche
istituzionalmente rappresentativi di alto livello.
Gli oneri per il bilancio statale
sarebbero pesantissimi anche in una situazione di vacche grasse, poiché ai
lauti stipendi e pensioni a questi insaziabili mercenari dello spirito si
devono aggiungere le cospicue esenzioni fiscali, i finanziamenti a pioggia a tutti
i livelli amministrativi, oltre agli infiniti benefit di ogni genere elargiti a
piene mani da uno Stato prodigo devozionale, ma taccagno in altri casi.
La congiura del silenzio dei politici è
pressoché assoluta essendo comunemente osservata la “consegna” dell’indifferenza totale per questo sperpero di risorse
a favore di una opulenta casta di potere simile alla loro.
Gli ecclesiastici, non meno dei
politicanti, quando ipocritamente recitano in pubblico la loro parte, grondano “valori” morali e civili da tutte le
parti, ma i loro comportamenti rivelano ormai anche ai ciechi la loro
impostura, il cinismo e l’indifferenza verso le condizioni della società che
taglieggiano senza pietà con reciproca complicità.
Cupidigia, privilegio, ostentazione
mondana: è questa la nuova trinità.
POVERO NAZARENO…”povero”, TI SEI SACRIFICATO PER NIENTE !